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al testo proposto da Loredana Savelli
Casa di riposo, primo piano
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Per quanto staranno così separati dalla propria armonia note volate via dallo stesso spartito, per quanto vivranno così, le nuche sulla federa sudata il silenzio negli occhi lo strepito delle mani accasciate c’è tanto silenzio, qui, padre la vita si alza in silenzio, qui, padre respira salendo verso le tenebre lo sforzo di un tronco strozzato dall’edera e fuori sciama e chiama la gioventù fogliante primavera mia che ci sono finestre dove il sole si affaccia come non desiderato e azzurri che depongono la loro azzurra dolcezza; la speranza è nel gesto, papà, senza radice e puro dalla tua mano alla mia dalla mia mano alla tua lo splendore di un frutto maturo. http://internopoesia.com/2017/03/03/pierluigi-cappello/
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